Il cioccolato, ingrediente nobile dalle mille varietà e sapori decisi, è il protagonista indiscusso delle creazioni di Alessio Battisti, Pastry Chef di Palazzo Montemartini. Attraverso 3 cioccolatini unici, A. Battisti ci guida in un viaggio sensoriale alla scoperta di storia e segreti d’autore racchiusi in ogni morso.
Un’introduzione golosa
Immaginate di lasciarvi tentare da un’elegante scatola che nasconde tre piccole opere d’arte: è il regalo che abbiamo riservato a tutti gli amanti del cioccolato. Questi cioccolatini non sono solo un insieme di dolci prelibatezze, sono veri e propri racconti da gustare lentamente. Al latte o fondente, bianco o amaro, quanti votano sì per l’extra cioccolato?
In “Cioccolato, la passione divorante”, Sandra Boynton descrive il cioccolato come un diritto e non un privilegio: “Come tale deve essere fornito, e quindi essere disponibile, come un vero e proprio servizio in ogni stato, in ogni comunità, in ogni isolato”.
Lo sguardo attento alle sfumature
Ogni cioccolatino è frutto di una ricerca accurata, di un equilibrio tra ingredienti pregiati e passione. Le creazioni di A. Battisti si distinguono per l’attenzione ai dettagli e per l’abilità nel combinare sapientemente gusti e consistenze diverse, regalando un’esperienza sensoriale unica ad ogni assaggio. Dal cioccolato fondente di colore rosso, ripieno di una riduzione di aceto balsamico accostato ad una ganache alla fragola, fino al tanto amato da grandi e piccini, cioccolatino al latte di colore nero sfumato d’oro, con una morbida ganache allo yuzu (liquore di origine Giapponese) , zenzero ed arancia; passando per il cioccolatino bianco decorato con schizzi di colore rosso, ripieno al passion fruit. Tra gusto, passione e tradizione, concedersi una pausa di puro piacere gustativo diventa un gesto di vera e propria rivoluzione.
Il cioccolato è protagonista nell’epoca postmoderna
Dal 30 Luglio del 1502, con la scoperta del cioccolato da parte di Cristoforo Colombo, questo dolce alimento ha subito notevoli mutamenti. Da prima uno status symbol, con il suo debutto nelle corti europee, fino a perdere il suo valore sacro e rituale, diventando una bevanda alla moda.
“Il cioccolato deve essere preso bollente, seduti e spettegolando”. – Anonima dama spagnola del XVII secolo. La moda influisce da sempre sugli aspetti formali, definendo i luoghi e i modi di assaporare anche il “Cibo degli Dei”. È il cinema, già negli anni ’70, a rendere il gustoso cioccolato non solo un simbolo ma uno strumento di aggregazione sociale con i film: “Pane e Cioccolata” di Franco Brusati, film girato nel 1974 in cui le golose tavolette sono viste come simbolo di inadeguatezza sociale, “La fabbrica di cioccolato” di Roald Dahl che attraverso il cioccolato cerca di trasmettere il valore della soddisfazione, “Lezioni di cioccolato” di Claudio Cupellini e ancora il celebre “Bianca” di Nanni Moretti che racconta un ruolo importantissimo del cioccolato: il riempimento dell’affettività mancante, fino al successo di “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson in cui i “courtesan au chocolat” rappresentano la salvezza, quella del personaggio di Zero Moustafa che grazie alle scatole di cioccolatini riesce a fuggire dalla prigione.
Il futuro del cioccolato
In un mondo in continua evoluzione, il cioccolato si conferma un elemento intramontabile della gastronomia e della cultura del gusto. Le creazioni del nostro Pastry Chef rappresentano un ponte tra tradizione e innovazione, aprendo nuove prospettive di sperimentazione e di piacere per il palato di chiunque si lasci conquistare da queste prelibatezze. I cioccolatini non sono solo dolci per il palato, ma veri e propri racconti che parlano di passione, creatività e amore per l’arte dolciaria. E chissà quali altre sorprese il futuro riserverà a tutti gli amanti del cioccolato, pronti ad essere conquistati dai sapori decisi e avvolgenti di questo grande seduttore culinario.